TEATRO....CHE PASSIONE !!!

 

 

Anche quest'anno è ritornato da noi, con immenso nostro piacere, il carissimo Alexis Doglio.


L'anno scorso avevamo iniziato con lui un progetto di Animazione Teatrale, che si è poi concluso con uno spettacolo finale.
Alexis ci ha spiegato che cos'è l' "Animazione teatrale".
L'attività drammatica nella scuola è diversa dall'attività teatrale vera e propria, cioè si pone degli obiettivi diversi.
L'Animazione teatrale serve a stimolare la spontaneità ed incrementare la fantasia e la creatività, favorisce la partecipazione di tutti i bambini che lavorano per un prodotto finale comune: è come un gioco di squadra, quindi facilita la socializzazione e l'unione del gruppo.

Nella scuola, per drammatizzazione, intendiamo una qualsiasi attività: DAI GIOCHI PIU' SEMPLICI DI ANIMAZIONE, ALLE ESPERIENZE TEATRALI CHE CI PERMETTONO DI LIBERARCI, DI COMUNICARE, DI VINCERE LE INIBIZIONI E LA TIMIDEZZA, IN UNA PAROLA, ESPORCI ED ESPRIMERSI.


Ad osservare il giocare consueto dei bambini, ci ha spiegato Alexis, possiamo notare come essi gioiscano e si incoraggino continuamente l'un l'altro (senza bisogno di spettatori esterni al gioco) nell'improvvisare una pantomima, un dialogo, uno scherzo. Questo gioco è una forma piena e originale di teatro.
I ragazzi che drammatizzano, ripetono e cambiano continuamente i ruoli, parole e gesti e trovano divertimento unicamente nella mutevole ed imprevedibile spontaneità di tale operare.
Per avviare un'attività di drammatizzazione, basta uno stimolo.
Stimolo può essere semplicemente anche un fatto occasionale accaduto ad un bambino o a tutta la classe, o qualcosa di visto, letto, o sentito .
Così la drammatizzazione non ha nulla di fisso: è piuttosto un canovaccio stabilito su di un tema (quest'anno abbiamo scelto l'ambiente "scuola"), dentro il quale si crea di volta in volta, e così possono uscire battute non previste e altre magari trasformate: l'importante è mantenere il senso dello spettacolo…se poi le battute sono diverse, o modificate, o improvvisate..questo non ha importanza, l'importante è che noi siamo liberi di inventare, di creare, insomma di esprimerci, (sempre naturalmente restando coerenti con il canovaccio.)


Il momento teatrale vero e proprio non ha tanto valore come prodotto, quanto per come si è andato realizzando, cioè per quanto ha gratificato noi bambini, per quanto è riuscito a renderci liberi e felici di esprimerci senza timidezza…cosa all'inizio molto difficile!!! Ma Alexis è un personaggio davvero speciale: è simpatico, scherza con tutti, ci fa ridere e con la sua allegria ci ha sempre incoraggiati, aiutandoci a "tirare fuori" la parte comica e giocosa che è in noi.


A volte è un po' severo perché le nostre prove, invece di far ridere, fanno piangere, infatti o il tono è troppo basso o facciamo movimenti voltando le spalle al pubblico o non siamo abbastanza spontanei; ma quando recita Alexis ci fa ridere perché "si butta nella parte" , alza il tono e guarda il pubblico contemporaneamente .
Ci riprende spesso perché siamo teste "dure", ma lui ci conosce bene e lo sa che così facendo riesce a sbloccarci e renderci più spontanei.


Il 6 giugno 2008 avremo la recita finale: se noi faremo ridere e divertire tutto il pubblico che verrà a vederci, sarà tutto merito di Alexis che, con tanta pazienza e tanta insistenza, è riuscito a farci sembrare attori spontanei, disinvolti, naturali e divertenti.